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balbettato:  A cuccia, bello, a cuccia.  Ma gli animali non lo avevano
capito, come lui non riusciva a capire loro. A quelli era parso di sentire so-
lo un vago sibilare, non parole. Meglio cos, perch nessuno dei cani che
ho incontrato, e soprattutto un cane parlante del regno di Narnia, vorrebbe
mai sentirsi dire: A cuccia, bello, a cuccia; un po' come se qualcuno
dicesse a voi tesorucci miei. Lo zio Andrew si sent mancare e cadde a
terra svenuto.
 Ehi  esclam un facocero.  Questo un albero, come avevo pen-
sato.  Bisogna ricordare che le creature di Narnia non avevano mai visto
qualcuno cadere o svenire.
Il bulldog, che nel frattempo aveva continuato ad annusare lo zio, alz la
testa e disse:  Ma non vedete che un animale? Secondo me della
stessa specie degli altri tre.
 Io non sono d'accordo  protest uno degli orsi.  Un animale non
si lascia cadere a terra come ha fatto questa cosa. Noi siamo animali e non
cadiamo a terra cos. Noi stiamo in posizione eretta. Guardate.  L'orso si
sollev sulle zampe posteriori, fece un passo indietro, inciamp in un ramo
basso e cadde di schiena, lungo disteso.
 La terza burla, la terza burla!  strepit tutta eccitata la cornacchia.
 Continuo a pensare che sia un albero  intervenne nuovamente il fa-
cocero.
 Se fosse un albero, dovrebbe avere un nido di api  disse l'altro orso.
 Questo non un albero  replic il tasso.  Prima che cadesse a
terra mi era sembrato che dicesse qualcosa.
 Ma no, era il vento che giocava con i suoi rami  chiar il facocero.
 Non vorrai dirci che un animale parlante  obbiett la cornacchia
al tasso.  Guarda che non ha detto una parola.
 Eppure potrebbe essere un animale di una specie particolare  disse
l'elefante, anzi l'elefantessa: ricorderete che suo marito era stato convocato
da Aslan per il consiglio.  Secondo voi questa protuberanza biancastra
non potrebbe essere una specie di faccia? E i buchi non potrebbero essere
gli occhi e la bocca? Certo non c' il naso, ma via, non il caso di essere
pignoli. Solo pochi di noi possiedono un vero naso.  E cos dicendo si
guard la punta della proboscide, compiaciuta.
 Non sono assolutamente d'accordo  replic il bulldog.
 La signora elefante ha perfettamente ragione  concord il tapiro.
 Sapete cosa vi dico?  annunci l'asino.  Forse si tratta di un ani-
male che non riesce a parlare ma che pu pensare.
 Magari stato fatto apposta per stare in piedi  disse pensierosa la
signora elefante. Con molta delicatezza afferr zio Andrew con la probo-
scide e lo rivolt a testa in gi, debole e ormai ridotto a uno straccio com'e-
ra; in questo modo alcune monete saltarono fuori dalle tasche: due mezze
sterline, tre mezze corone e una moneta da sei pence. Ma anche questo non
serv a molto; zio Andrew svenne di nuovo.
 Avete visto?  gridarono in coro alcuni animali.  Non un anima-
le. Questa cosa non viva.
 Ve lo dico io, un animale  assicur il bulldog.  Annusatelo an-
che voi.
 L'odore non tutto  chiar la signora elefante.
 Oh, andiamo bene. Se non ci si pu fidare del proprio naso, su che
cosa si pu fare affidamento?
 Be', magari sul proprio cervello  rispose soavemente l'elefantessa.
 Non sono assolutamente d'accordo  disse il bulldog.
 Comunque sia, dobbiamo fare qualcosa  sottoline la signora. 
Potrebbe trattarsi del battivo, e in questo caso deve essere subito consegna-
to ad Aslan. Allora, sentiamo cosa ne pensa la maggioranza. Secondo voi
un animale o un albero?
 Un albero, un albero  gridarono quasi tutti in coro.
 Molto bene  disse la signora elefante.  Se un albero, deve esse-
re piantato. Bisogna scavare subito una bella buca.
Le due talpe si occuparono in fretta di questa parte del lavoro. Ci fu
qualche piccola discussione su quale estremit dovesse essere interrata, e
bisogna dire che la maggior parte degli animali avrebbe preferito mettere
la testa sotto terra. Infatti sostenevano che le gambe fossero i rami e quindi
le cose morbide e grigiastre (i capelli) dovevano essere le radici. Ma poi
altre creature obiettarono che l'estremit biforcuta dell'albero era la pi
sporca di terra e la pi allungata, proprio come sono le radici, e quindi, fi-
nalmente, decisero di piantarlo non di testa ma di piedi. Una volta pigiata [ Pobierz całość w formacie PDF ]

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